Cetto C'è Senzadubbiamente

Cetto C'è Senzadubbiamente

Regia di WildsideGenere CommediaDurata 93 min. Guarda il trailer

Al Cinema Golden la proiezione del film "Cetto c'è, senzadubbiamente",dal 21 Novembre alle ore 18:00-20:00-22:00

Il film di Giulio Manfredonia, segna il grande ritorno al cinema di Cetto La Qualunque, l'indimenticabile personaggio creato e interpretato da Antonio Albanese.

Non si sapeva che fine avesse fatto Cetto La Qualunque, il politico calabrese corrotto e scorretto, dopo la sua elezione come sindaco di Marina di Sopra. Ma in questi dieci anni Cetto non è sparito, anzi si è ritirato in esilio in Germania e ha abbandonato l'aspirazione politica per dedicarsi ad altro. È diventato, infatti, un imprenditore, che ha aperto una catena di successo di ristoranti e pizzerie. Il segreto della su fama sta anche nel pensiero che i tedeschi hanno di lui, considerato alquanto eccentrico e bizzarro, soprattutto a causa delle sue strambe convinzioni, come quella secondo cui il paese alemanno è una terra di conquiste o quella che vuole la mafia un brand italiano di altissima qualità. Cetto La Qualunque non si è sistemato solamente dal punto di vista professionale, ma anche nella sfera privata. Ora ha una bellissima moglie tedesca, un figlio e due suoceri neonazisti, che lo vedono con lo stesso occhio "simpatizzante" con cui guardano i migranti.

L'imprenditore, però, non ha dimenticato la sua patria, l'Italia

Regia di: Wildside
Interpreti: Antonio Albanese, Caterina Shulha, Davide Giordano, Gianfelice Imparato, Nicola Rignanese
Genere: Commedia
Durata: 93 min.
Prezzo: 7,00 €

Trailer

Al Cinema Golden di Marsala il 21 novembre alle ore 18:00-20:00-22:00 vi aspetta con la proiezione del film "Cetto c'è, senzadubbiamente"

Il film di Giulio Manfredonia, segna il grande ritorno al cinema di Cetto La Qualunque, l'indimenticabile personaggio creato e interpretato da Antonio Albanese.
Non si sapeva che fine avesse fatto Cetto La Qualunque, il politico calabrese corrotto e scorretto, dopo la sua elezione come sindaco di Marina di Sopra. Ma in questi dieci anni Cetto non è sparito, anzi si è ritirato in esilio in Germania e ha abbandonato l'aspirazione politica per dedicarsi ad altro. È diventato, infatti, un imprenditore, che ha aperto una catena di successo di ristoranti e pizzerie. Il segreto della su fama sta anche nel pensiero che i tedeschi hanno di lui, considerato alquanto eccentrico e bizzarro, soprattutto a causa delle sue strambe convinzioni, come quella secondo cui il paese alemanno è una terra di conquiste o quella che vuole la mafia un brand italiano di altissima qualità. Cetto La Qualunque non si è sistemato solamente dal punto di vista professionale, ma anche nella sfera privata. Ora ha una bellissima moglie tedesca, un figlio e due suoceri neonazisti, che lo vedono con lo stesso occhio "simpatizzante" con cui guardano i migranti.
L'imprenditore, però, non ha dimenticato la sua patria, l'Italia, e presto si presenta anche l'occasione giusta per farvi ritorno, la zia che lo ha accudito sin da bambino è grave e vorrebbe che il suo amato nipote torni a farle visita prima che sia troppo tardi. L'anziana sul letto di morte ha riservato a Cetto un saluto speciale, è intenzionata infatti a rivelargli quali sono le vere origini. La verità sui suoi natali cambierà la sua esistenza per sempre, quella dei suoi cari...e anche il destino di tutti noi.

Cetto C'è Senzadubbiamente - 1

Cetto c'è, senzadubbiamente è il capitolo conclusivo della Trilogia d'u pilu (laddove per pilu si intende l'organo genitale femminile o le donne in generale) ed è la cronaca della terza disavventura, stavolta estera, di Cetto La Qualunque, uno dei personaggi più comici e irresistibili di Antonio Albanese.
Cetto è un imprenditore calabrese corrotto che non rispetta né la natura né il gentil sesso e che sogna montagne di cemento al posto dei prati e dei fiori. Ignorantissimo, si esprime di frequente attraverso avverbi da lui inventati: "tralaltramente", "infattamente", "senzadubbiamente", "qualunquemente". Proprio quest'ultimo ha dato il titolo al primo film che lo ha visto protagonista nel 2011 e nel quale il nostro diventava sindaco di Marina di Sopra. La sua seconda apparizione al cinema, Tutto tutto niente niente, risale al 2012 e ci mostrava un Antonio Albanese che si faceva letteralmente in tre, interpretando, oltre a Cetto, altri due suoi personaggi celebri: Rodolfo Favaretto e Frengo Stoppato. Preceduto da una campagna di marketing virale, Qualunquemente è stato presentato al Festival di Berlino e in un mese di programmazione ha superato i 15 milioni di Euro di incasso. Tutto tutto niente niente è andato meno bene, nonostante un'ottima partenza.

Il debutto di Cetto La Qualunque in tv risale al 2003, quando è apparso sugli schermi Rai all'interno di Non c'è problema. Il grande successo è arrivato però nel momento in cui Albanese ha collaborato con la Gialappa's band in Mai dire Domenica e Mai dire Lunedì, e soprattutto grazie al programma Che tempo che fa del sabato condotto da Fabio Fazio, di cui nel 2007 è stato ospite fisso. Sceneggiato dallo stesso Antonio Albanese insieme a Pietro Guerrera, Cetto c'è, senzadubbiamente è un film fortemente voluto dai fan del personaggio, che da anni chiedevano al suo inventore di farlo tornare. Sbalordito dalla situazione politica del nostro paese, Albanese si è reso conto che Cetto rischiava di trasformarsi in un moderato e che forse doveva riapparire adeguandosi all’air du temps e facendosi ancora più trasgressivo e potente. E difatti, come si vede dal trailer del film, Mr. La Qualunque diventa addirittura Re e molesta sia la democrazia che la cultura, dicendo che ormai nessuno ha più voglia di leggere i libri.